Dopo l'anteprima organizzata dal Musicus Concentus a Castelnuovo Berardenga
(link concerto),
Bobo Rondelli si è esibito con il concerto "Ciampi ve lo faccio vedere io" alla finale del Premio Ciampi 2014 a Livorno.
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Ecco intanto la recensione del concerto pubblicata da
Radio Cage:
“
Una confessione, per interposta persona. Un viaggio, un documento da salvare; un salvagente per tenere a galla chi dal mare va, e
al mare viene. L’emulazione non c’entra, l’omaggio sì, con la retorica del caso che va a farsi benedire quando Bobo smette di
cantare e spruzza grezze gemme di vitalogia. Perché “Ciampi sì, – dice Rondelli – è bello diffonderlo, anche se a volte non ce la
faccio più dal dolore che provo nel cantare le sue canzoni. Ciampi è un viaggio interiore, nudo e crudo; lui raccontava le ferite
con le canzoni, ma ovviamente io in ogni brano ci vedo una donna diversa”.
Primo siparietto, dopo i primi due brani (“Fino
all’ultimo minuto” e “Livorno”) esibiti in “Ciampi ve lo faccio vedere io”, lo spettacolo che ha portato Bobo Rondelli
dentro il ventennale del Premio Ciampi, al Teatro Goldoni, in un evento targato The Cage. Sul palco, con Bobo, Fabio Marchiori
al piano, Filippo Ceccarini alla tromba e una bottiglia di vino da condividere, “perché interpretare Ciampi senza bere vino
sarebbe da bugiardi”. E allora salgono le note come l’alcool, come le emozioni sprigionate in diciassette brani del repertorio ciampiano.
Per lo più triste e malinconico, ma tra un pezzo e l’altro quella pellaccia di Bobo tira fuori sempre una battuta, un modo per
ridere con il suo pubblico, che lo riporta alla sua migliore dimensione, quella di cantore del costume livornese, nel bene e nel
male.
Quando canta “Il merlo”, Bobo cambia il soggetto e dice: “Piero prestami una canzone, da cantare allo spettatore, perché sono
senza una lira. E’ il motivo principale per cui sono qui”. In realtà, è lì anche per sentirsi se stesso, viversi e sdraiarsi sul
palco, oppure danzare o imprecare anche contro il nostro Primo Ministro: “O ‘un faceva meglio a vendere il folletto, sarebbe stato
più bravo”. Su “Lungo treno del sud” si chiude l’omaggio a Piero, quindi Bobo riceve, con tanto di forma poetica, la Targa speciale
2014 da Massimiliano Mangoni e Franco Carratori. Poi si riprende la scena, per altri sei brani, tra cover e pezzi propri, come la
struggente lirica dedicata alla madre scomparsa. E infine il suo canto per Livorno, “Madame Sitri”, che se vogliamo è il più degno
passaggio di consegne tra Piero e Roberto. Avanti va.
La tracklist del concerto: Fino all’ultimo minuto – Livorno – Non so più niente – Il merlo – Il vino – Ha tutte le carte in
regola – Tu no – Il Natale è il 24 – Sporca estate – Ma che buffa che sei – Don Chisciotte – Quaranta soldati, quaranta sorelle –
Io e te, Maria – Sul porto di Livorno – Adius – In un palazzo di giustizia – Lungo treno del sud. Encore 1: Il cielo è di tutti –
(Canzone per la madre) – Ballata di una tromba – Mia dolce anima – Perfect day – Madame Sitri.
”
Ed ecco un video "preso" dal concerto di Livorno:
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