Sabato 5 marzo 2016 ore 22.00
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The Cage Theatre - Livorno
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CALIBRO 35 "S.P.A.C.E." in concerto
CALIBRO 35 Massimo Martellotta: chitarre e tastiere, Enrico Gabrielli: tastiere, flauto, clarinetto e voce,
Luca Cavina: basso, Fabio Rondanini: batteria e percussioni. |
S.P.A.C.E. Paolo Raineri: tromba, Francesco Bucci: trombone, Domenico Mamone: sassofono, Marco Santoro: fagotto in
“Universe of 10 Dimensions”, OoopopoiooO (Vincenzo Vasi e Valeria Sturba): voci in “An Asteroid Called Death”.
Mettete via i passamontagna, questa volta dovrete indossare delle ingombranti tute da astronauta se vorrete seguire i passi di
Calibro 35: dopo quattro dischi in studio dedicati a investigare le sonorità legate alle atmosfere noir, questa volta i
nostri ci portano nello Spazio profondo.
S.P.A.C.E. è stato registrato in quello che senza esitazioni possiamo definire il più bello studio vintage del mondo - quel
Toe Rag di Londra da cui è uscito ad esempio “Elephant” dei White Stripes. Lavorando su nastro analogico con solo 8 tracce a
disposizione, il disco è stato realizzato esattamente come si sarebbe fatto nel 1966: tutti i musicisti nella stessa stanza con i
propri strumenti e amplificatori, senza cuffie, con il suono che si espande nell’aria e diventa elemento fondamentale delle
registrazioni. Una metodologia che crea i presupposti ideali per l’interazione musicale e la mutua ispirazione tra i partecipanti;
lontana anni luce dalle produzioni “in vitro” a cui siamo abituati ai giorni nostri.
Un disco che nasce dalla volontà di sperimentare e di esplorare soluzioni sonore e musicali già da tempo nel cassetto dei
Calibro 35, che aspettavano solo il contesto giusto per essere utilizzate. Nasce da qui il concept “spaziale” che permette alla
band di avvicinarsi per la prima volta al mondo dei sintetizzatori, strumenti dalle infinite possibilità timbriche che hanno
caratterizzato il prog rock degli anni ‘70 di cui i Calibro 35 sono oggi considerati tra i pochi degni discendenti.
S.P.A.C.E. porta Calibro 35 in nuovi territori immaginari ma conferma il suono, sempre più strutturato ed adulto, di
una band che tutto il mondo invidia all’Italia. Una band con un’identità talmente unica che in poco tempo è diventata un punto di
riferimento internazionale, tanto da essere campionata da Dr.Dre nel suo ultimo album Compton, mentre in precedenza la musica dei
Calibro 35 era stata utilizzata da giganti come JayZ, Childlove & Damon Albarn. Una band che è riuscita in soli sette anni
d’attività a comporre cinque dischi, due colonne sonore, innumerevoli progetti speciali e nel frattempo a girare il globo,
riportando nella contemporaneità un suono, quello delle colonne sonore italiane, che altrimenti sarebbe andato perduto.