EVENTI : Nextech Continua... JUSTICE
13 dicembre 2007 ore 21:00
Nextech Continua... JUSTICE

Musicus Concentus / Intooitiv / Tenax

in collaborazione con DORIS, CONTRORADIO, QOOB.TV

Nextech Continua

13 DICEMBRE 2007 apertura / opening ORE 21.00

TENAX - Via Pratese 46 - FIRENZE

JUSTICE live

Justice 

Nessuno potrà dire che non se l’aspettava, da questi due monellacci! Stiamo parlando dei Justice, il nome a cui il mondo (bé, almeno quella parte del mondo che ama la musica dance) inneggia con fervore e il cui primo album è atteso con il fiato sospeso fin da quando il duo francese rivoluzionò i dance floor con due hit radicalmente differenti. Prima, “Never Be Alone”, capace di sollevarti il morale con toni vagamente house, fece piombare i clubber in pieno edonismo. Poi, due anni dopo, l’impressionante e stridente “Waters of Nazareth”, che portò l’oscurità nei club di tutto il mondo con i suoi ritmi difettosi e uno stato d’animo cupo.
Xavier de Rosnay e Gaspard Augé s’incontrarono tre anni fa, cresciuti entrambi nella periferia parigina. Xavier studiava design grafico e Gaspard disegnava volantini. Xavier aveva suonato il basso e la chitarra in gruppi disco fuori moda e Gaspard suonava la batteria in gruppi rock di media qualità. Xavier non smetterebbe mai di parlare, Gaspard è un tipo tranquillo. Un mese dopo il loro primo incontro, grazie ad una groovebox e a un campionatore, buttarono giù due tracce. La prima, un tributo ai Buggles, finì in una compilation sconosciuta e passò presto nel dimenticatoio. La seconda, che conteneva dei sample vocali di “Never Be Alone” del gruppo elettronico britannico Simian, finì all’attenzione di Pedro Winter, per una serie piuttosto fortunata d’eventi. Pedro è una figura importante della scena del French Touch, sia come manager dei Daft Punk sia come capo dell’etichetta Ed Banger Records, per mezzo della quale stava cercando di dare al concetto del French Touch, diventato ultimamente troppo monotono a furia di essere copiato dai produttori di mezzo mondo, un po’ di nuova linfa vitale. A quel tempo, Pedro stava cercando una B side per la seconda pubblicazione della sua etichetta, un remix di DJ Mehdi da parte degli Château Flight. La Ed Banger Records firmò i Justice e i test pressing finirono nelle mani dei migliori DJ. Il responso fu così positivo che la traccia da B side divenne un’A side. “Never Be Alone” fu data in licenza alla Gigolo, l’etichetta di DJ Hell, e fu lì che finì nelle mani dei cugini d’oltremanica. Ne furono vendute 50.000 copie e il brano la fece da padrone in tutti i dancefloor per i successivi tre anni e decretò la rumorosa entrata ufficiale dei Justice nella storia della musica dance. Sostenuti dalla loro improvvisa popolarità, ottennero DJ set in tutto il pianeta e fecero remix dopo remix, applicando il loro senso di “giustizia” a brani di Britney Spears, dei Franz Ferdinand, dei Soulwax, degli Scenario Rock, dei NERD e di molti altri…con un sorprendente senso di rispetto nei confronti delle melodie originali pur mantenendo fede alle regole della dance music.
Spostiamoci al 2005. Invece di trarre vantaggio dal loro improvviso successo e fare una “Never Be Alone” parte due, che avrebbe garantito loro una pensione redditizia in cima alle classifiche, il duo abbassa il tono e, correndo il rischio di prendere tutti per il verso sbagliato, se ne esce con “Waters of Nazareth”. Dove “Never Be Alone” era luminoso, limpido, gioioso e pop, “Waters of Nazareth” getta i dancefloor nell’oscurità, sconvolgendo i ritmi, facendo esplodere i timpani, arrendendosi al piacere innocente della brutalità ma portando una necessaria ventata di aria fresca all’interno della scena elettronica.
Ritiratisi nel loro studio/rifugio post-nucleare sotterraneo, uscendo solo nei weekend per mandare in frantumi i timpani dei clubber, Gaspard e Xavier si misero al lavoro sul loro primo album come se fosse in gioco la loro vita stessa. Il risultato ha superato tutte le aspettative, un meraviglioso album di dodici brani che si apre con“Genesis”. Un inizio scuro e barocco che da il via a un album che vi fottere il cervello e che dimostra che il talento unico dei Justice lo si trova dove meno vi aspettereste. Prendete per esempio “Let There Be Light” e la sua stridente elettronica incazzata sottolineata da un basso che ti si pianta in testa, “D.A.N.C.E”, un vero e proprio pezzo di pura house degenerata cantata in modo innocente da un coro di bambini, “Newjack”, una parodia funky dei tempi opulenti del French Touch. “Phantom I”, che prosegue da dove “Waters of Nazareth” si era fermato per dirigersi verso “Phantom II” e i suo violini disco che fanno girare la testa. “Valentine”, una filastrocca erotica e malin conica, una specie di tributo a Vladimir Cosma e “The Party”, una traccia di puro electro funk dove la sexy Uffie interpreta più che mai il ruolo dell’insolente Lolita. “DVNO”, una lezione per tutti coloro che provano a fondere l’elettronica con il rock. “Stress”, una corsa sfrenata che farebbe diventare matti di gelosia i Chemical Brothers. O il brano finale, “One Minute to Midnight”, in parallelo alla “Genesis” in apertura, che chiude l’album meravigliosamente. Per essere figli del French Touch, i Justice buttano tutte le regole giù dalla finestra (l’idea di buon e cattivo gusto, la linea sottile tra musica underground e pop, il voler a tutti i costi classificarsi come rock o come elettronica, etc…) e mostrano un talento fantastico per sintetizzare e mixare le loro influenze con un candore totale, sia che si tratti della disco cosmica di Larry Levan o delle romanticherie di Vladimir Cosma che fanno bagnare le mutandine delle ragazze, del prog rock dei Camel o delle colonne sonore dei gobelin per i film di Dario Argento, del funk vistoso dei Brothers Johnson o di ABC dei Jackson 5, in maniera molto personale e inimitabile. La loro potenza evocativa e il loro impressionante potere meritano rispetto.
Non ci sorprende che «†», il primo album dei Justice, è una fantastica festa per le orecchie e per i piedi. Una specie di musical segnato da simboli religiosi e barocchi, dove le melodie sono fatte a pezzi dai ritmi, dove l’elettronica da una lezione al rock e dove il pop si prende un’iniezione di botox. Raramente nella storia della house music francese un primo album ha mantenuto così fede alle attese.
Ma la cosa più bella di questa grande truffa dei Justice è che non solo sono riusciti a creare un sound immediatamente riconoscibile ma hanno anche evitato le trappole del primo album. «†» non è una raccolta casuale di singoli dance. «†» non è la somma di 12 rumorosi discendenti di “Waters of Nazareth”. «†» non è mai quello che ci si aspetta. «†» è come un album a compartimenti dove ogni traccia straborda in quella successive, come quando il basso di « D.A.N.C.E » finisce a sfumare in “Phantom II”. «†» lo si può ascoltare sia a casa sia nei club. «†» è il link tra il pop nella sua forma più pura e musica sperimentale. «†» fonde insieme elementi hardcore e formaggio. «†» unisce le armate dei dark con i ragazzini a colori fluorescenti…e così sia. Un manifesto generazionale, idealmente posizionato a lato della pista da ballo, «†», sfrontato con la sua gioventù, è una testimonianza che la scena elettronica francese è più in salute che mai. I Justice per primi.


SEPARES A LA NAISSANCE, REUNIS POUR LA VENGEANCE
20ers boy duo from the North of Paris, JUSTICE formed in 2003. Gaspard Augé (aka ‘The Moustache’) and Xavier de Rosnay (aka ‘The China’) met at a party in a packed kitchen where Gaspard was spitting beer in girl’s hair. They soon found the name ‘Justice’, had badges made with their logo on, then at last decided to record some tracks together. Their first collaboration paid tribute to The Buggles, which was actually quite a good start.
THE CHEESE AND DELICATESSEN INCIDENT
At a raclette party, Xavier and Gaspard met the infamous Pedro Winter (DaftPunk manager and head of Paris’ stabel ED BANGER RECORDS). After sharing some red wine, ham and pickles with the boys, Pedro fell in love with their bedroom-recorded Simian’s ‘Never Be Alone remix. The track was actually intended to participate in a remix contest but headed directly to Pedro’s office instead. Catchy as can be, Justice’s ‘Never Be Alone’ only keeps thescreaming chorus vocals from the original Simian song and builds up astunning soon-to-be club anthem out of it.
NE SOIS JAMAIS SEULE
Pedro’s label, Ed Banger Records put out the EP as its 3rd ref. Rocking the charts as fast as it could, ‘Never Be Alone’ became a hit, spinned, bought, and put to playlist by Erol Alkan, Tiga, 2 Many DJ's, Ivan Smagghe, Mark Moore, Arthur Baker, Miss Kittin, etc, and started pogos across Europeanclubs. Kids have been seen chanting the whole track while dancing at it, knowing every break and bass line by heart…
In 2004, International Deejay Gigolos – legend DJ Hell's label - put out the EP again, featuring a remix by Hell himself. Arrives the time for international dance-floor burning – and good occasions to buy cheapest cigarettes: they started riots around Europe in Munich, Berlin, Barcelona, Milan, Roma, Vienna, Brussels, London and the greatest Paris clubs, picking from Prince to Robert Armani, Beastie Boys to LFO.
Following its first successful EP, Justice has been asked to nail down remixes for N*E*R*D*, VICARIOUS BLISS, SCENARIO ROCK, post-hardcore phenoms DEATH FROM ABOVE 1979, FATBOY SLIM, SOULWAX, MYSTERY JETS, DAFT PUNK, BRITNEY SPEARS, FRANZ FERDINAND... Although working for very different artists, Justice finds every time the way to make girls and boys frantically dance, with a discreet tear in the eye (because of the keyboards chords) while raising their fists (well, because of everything else).
SO BE IT
End 2005: Justice is about to put out its second EP, namely ‘Waters of Nazareth’, featuring the ground breaking title song, the harmonically ambitious yet extremely catchy ‘Let There Be Light’ and the up-tempo Dancing Vampire-like ‘Carpates’. The EP is already a fav, played by Laurent Garnier, Trevor Jackson, Tiefschwarz, James Holden, Andrew Weatherhall, Optimo, Benny Benassi (!) and such. The boys are working on their first LP (to be out around March 2007). Virgin records is releaseing one more time the club anthem Justice vs Simian as « We are your friends », a TOP 20 in the single charts.
In 2006, Justice is travelling the world, spinning from Tokyo to Berlin and from Brooklyn to Dublin. The boys spend most of their time in their Paris studio to record their album. On Nov 2nd, Justice vs Simian « We are your friends » won the Best Video awards at the MTV Europe Music Awards. Kanye West is not happy, but we are!
Let’s hope Metallica’s motto will reign soon: AND JUSTICE FOR ALL...


LINK   www.myspace.com/etjusticepourtous

INFO   tel. 055 287347   www.nextechfestival.com   www.tenax.org   www.musicusconcentus.com

BIGLIETTI / TICKETS   EURO 20,00 + diritti di prevendita / advance sale rights

BOX OFFICE   tel. 055 210804   www.boxol.it

In collaborazione con   ControRadio   Qoob


Scritto il 31 ottobre 2007 - Letto 4236 volte
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